Una raccolta con le foto più belle del 2017, immagini emozionanti che ci mostrano l’anno che sta per concludersi attraverso gli scatti dei migliori fotografi del National Geographic
Ogni anno a fine dicembre è tempo di bilanci e di classifiche. Nessuno è immune da questa tradizione e se vogliamo dare uno sguardo all’anno appena passato attraverso le foto più belle del 2017 non possiamo fare a meno di rivolgerci al National Geographic, una delle più importanti istituzioni per l’esplorazione, la cura e la conservazione del nostro pianeta.
Il National Geographic ci sorprende sempre grazie agli scatti incredibili dei suoi fotografi e sul suo sito ha appena pubblicato una raccolta delle migliori foto del 2017, ben 57 immagini scattate in ogni parte del mondo. Una più bella dell’altra, queste immagini spaziano dalla natura alla scienza, dalla tecnologia all’attualità. Ognuno di questi scatti ha una sua storia, curiosa, divertente, emozionante o scioccante. Ecco perchè guardando queste immagini non si può restare indifferenti.
Questo è un “riassunto” con le mie 10 foto preferite… e la tua qual è?
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“Unlocking the Secrets Behind the Hummingbird’s Frenzy” © Anand Varma
Riuscireste a indovinare cosa rappresenta questa foto senza leggere oltre? Io direi che è quasi impossibile… In questa foto straordinaria un “Colibrì di Anna” (una specie diffusa in Nord America) si asciuga dalla pioggia come fa un cane bagnato, con un’oscillazione della testa e del corpo. Secondo i ricercatori dell’UC Berkeley, ogni colpo dura quattro centesimi di secondo e sottopone la testa dell’uccello a 34 volte la forza di gravità. L’ennesima prova di quanto sia straordinaria la natura.
“How Science Is Unlocking the Secrets of Addiction” © Max Aguilera-Hellweg
Questa foto sembra tratta da Blade Runner invece è la realtà! A Seoul gli e-stadium e le sale da gioco costano circa un dollaro all’ora e alcuni locali sono aperti giorno e notte. Dopo che la Corea del Sud ha reso la connessione Internet super veloce, super economica e disponibile a tutti, molte persone hanno letteralmente rovinato le loro vite con l’ossessione del gioco. Ora il governo deve pagare per le loro cure.
“Baja California’s Recipe for Saving Fishing Communities” © Thomas P. Peschak
Fra le foto più belle del 2017 troviamo questa emozionante immagine di un turista in barca a Laguna San Ignacio (California) che immerge le braccia nell’acqua nella speranza di accarezzare una delle tante balene grigie che frequentano la baia per accoppiarsi e prendersi cura dei loro piccoli. Una volta temuti dai pescatori, questi animali insolitamente amichevoli, sono ora una parte cruciale dell’economia del luogo.
“How Africa’s Tech Generation Is Changing the Continent” © Ciril Jazbec
Tradizione e modernità in un’unica incredibile immagine! Il desiderio di insegnare ai propri figli l’uso della tecnologia attira queste donne Samburu in un’aula in un insediamento a nord di Nairobi. Stanno imparando a conoscere i tablet, progettati per resistere all’uso intensivo, che si connettono a Internet attraverso un satellite e vengono precaricati con programmi educativi. La tecnologia ora è arrivata nelle regioni isolate dell’Africa principalmente nella forma di telefoni cellulari relativamente economici.
“For Widows, Life After Loss” © Amy Toensing
Un bellissimo gioco di luci, una palette di colori complementari e una composizione perfetta fanno di questo scatto una delle foto più belle del 2017. In un rifugio a Vrindavana, nota come “città delle vedove”, Lalita (a destra) porta i capelli tagliati e il velo bianco che una volta la sua cultura considerava obbligatori per la vedovanza. La manager del rifugio, Ranjana, una vedova molto più giovane, invece è meno vincolata dalle usanze tradizionali.
“Without a Home and Without Hope” © William Daniels
Una situazione di stringente attualità immortalata in una delle foto più belle del 2017. Una rifugiata Rohingya si trova su un altopiano vicino alla sua capanna in una parte di recente costruzione del campo di Kutupalong. La maggior parte dei Rohingya che vivono in questa sezione sono arrivati di recente, in fuga da una campagna di terrore in Myanmar lanciata dai militari.
“In Philippine Drug War, Death Rituals Substitute for Justice” © Adam Dean
Quante volte abbiamo visto scene come questa, nei thriller o nelle serie tv? La composizione, le luci e l’indifferenza dei presenti, la fanno sembrare un set cinematografico eppure a terra è disteso davvero un uomo morto! Angelito Luciano, 41 anni, era un funzionario della comunità di volontari locali che assisteva la polizia con operazioni antidroga. È stato ucciso in quella che sembra essere un’esecuzione per droga, secondo quanto riferito dalla polizia.
“They Migrate 800 Miles a Year, Now It’s Getting Tougher” © Evgenia Arbugaeva
Quanta serenità e bellezza trasmette questa foto! Con indosso una tenda e una corona di cartone, Kristina Khudi, 8 anni, diventa la “principessa della tundra” nel campo di Nenets vicino al mare di Kara. La bambina dice che il suo periodo più felice è l’estate, quando un elicottero inviato da Gazprom e dal governo regionale, riporta a casa lei e gli altri bambini dalla scuola alle loro famiglie in migrazione.
“How the U.S. Triggered a Massacre in Mexico” © Kirsten Luce
Los Zetas – il più violento cartello messicano – è indebolito nello stato di Coahuila e la vita notturna è tornata ad Allende. Centinaia di persone si sono riunite lo scorso autunno per la “cabalgata“, una festosa parata da cowboy che dura da due a tre giorni, si ferma in diversi ranch in tutta la zona e termina con un rodeo serale. Questa immagine, selezionata fra le foto più belle del 2017, ci mostra un momento di gioia e normalità in un paese devastato dalla paura e dalla violenza.
“The Last Death-Defying Honey Hunter of Nepal” © Renan Ozturk
Rischiare la vita per un po’ di miele? A quanto pare è proprio così e questa foto sembra proprio tratta da un’avventura di Indiana Jones! Mauli Dhan sale per trenta metri su una scala di corda di bambù per raggiungere un alveare pieno di miele in cima a uno sperone di roccia. Il fumo proveniente dalle erbacce che bruciano a terra disorienta le api, riducendo il numero di punture che Mauli subirà. Ma prima che afferri la corda di supporto accanto a lui, un passo falso potrebbe essergli fatale.
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