Fotografie che sembrano quadri: sono le immagini di Isabelle Menin, artista belga che crea esplosioni di fiori rigogliose e decadenti
Isabelle Menin è un’artista belga formatasi alla Graphic Research School di Bruxelles. Ha intrapreso la carriera di pittrice portandola avanti per oltre 10 anni e tenendo mostre in tutto il Belgio. Un giorno però ha sentito il desiderio di una nuova sfida, ha smesso di dipingere e ha iniziato a dedicarsi alla fotografia digitale. Il suo background nella pittura tradizionale rimane però del tutto evidente anche nelle sue immagini fotografiche.
Scattando foto di fiori e frammenti di natura, Isabelle Menin gioca con le texture e i colori trasformandoli e mixandoli per ricostruire in digitale un mondo rigoglioso e lussureggiante che in realtà non esiste.
Come dichiara la stessa artista, l’ispirazione per questo genere di composizioni le è nata grazie al suo amore per Paul Rubens e i cosiddetti “Primitivi Fiamminghi“, un circolo artistico di tendenza nel XV e XVI secolo che comprendeva anche Jan van Eyck, Hans Memling e Rogier van der Weyden, pittori che che aspiravano a riprodurre nella maniera più fedele possibile la realtà all’interno di un dipinto attraverso la minuziosità, il naturalismo e l’attenzione maniacale al paesaggio.
La natura infatti è sempre stato il tema ricorrente e la maggiore fonte di ispirazione di Isabelle Menin.
Isabelle fotografa i singoli fiori, modificandoli e assemblandoli insieme in un’unica composizione cercando di dare all’immagine “vibrazione e turbolenza” attraverso esplosioni di colore.
Vortici di fiori, foglie e ramoscelli dai colori accesi e saturi, così carichi da risultare quasi innaturali, portano l’osservatore a perdersi all’interno dell’opera alla ricerca di dettagli e particolari, cercando di dare una logica a immagini oniriche e astratte. Paesaggi naturali completamente disordinati ma vibranti di colori. Immagini espressive, fluide e sognanti, dense e decadenti, in cui turbini di fiori si librano nell’aria o sfumano nell’acqua moltiplicandosi in riflessi distorti.
L’obiettivo è riprodurre la complessità della natura umana attraverso la sinergia di elementi naturalistici specchio dello spirito umano. “It’s all about life, love, death and our personal progression” afferma Isabelle Menin e come se non bastasse sulla sua pagina Facebook troviamo questa citazione di Hermann Hesse che ci aiuta meglio a comprendere la sua arte:
“Because the world is so full of death and horror, I try again and again to console my heart and pick the flowers that grow in the midst of Hell”.
Le sue fotografie sono apparse in diverse mostre in Belgio, al Louvre di Parigi nell’ambito dell’esposizione “Fotofever”, in Cina, e al Mia Fair di Milano nel 2013.
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