Il genere della natura morta si rinnova grazie agli spettacolari quadri con fiori di Thomas Darnell, dipinti a olio su tela in scala gigante e con una tecnica fotorealistica, regalano una sensazione di pace e bellezza
Thomas Darnell è un pittore contemporaneo iperrealista, la cui produzione spazia dalla natura morta, ai quadri di paesaggio ai dipinti astratti. E’ nato e cresciuto in Texas ma dopo la morte della sua prima moglie, ha deciso di rivalutare la sua vita e di dedicarsi completamente alla sua passione per l’arte.
A 34 anni, ha lasciato il suo lavoro e una vita sicura in Texas e ha fatto un salto verso l’ignoto trasferendosi nel sud della Francia con la sua nuova famiglia. Negli ultimi 20 anni Thomas Darnell ha esposto il suo lavoro nelle gallerie di tutto il mondo partecipando a più di 50 mostre.
Affascinato dalla natura, Darnell aspira a rappresentare la bellezza in tutte le sue forme, sia nelle nature morte, sia nei quadri di paesaggio e persino nei suoi quadri astratti sembra di ritrovare un riferimento alla natura, agli effetti di luminosità delle nuvole, ai riflessi sull’acqua…
Il mio lavoro è ispirato al bisogno di trovare ordine e significato in questa bella malattia che chiamiamo vita. Scelgo immagini che mi fanno sentire calmo e centrato, passando da lavori figurativi che richiedono molta tecnica alla pittura astratta perché la varietà li mantiene entrambi freschi. Ciò che rimane costante in tutto il mio lavoro è la luce. Essa rappresenta l’energia, lo spirito e le forze che non vediamo ma che sentiamo esserci: emozioni, suoni, pensieri, la gravità, vibrazioni.
Quando si dedica alla pittura figurativa e in particolare al genere della natura morta, Thomas Darnell dipinge molti tipi di fiori ma la serie dedicata alle peonie è davvero magnifica!
Soggetti simili ma allo stesso tempo tutti diversi, tutti da ammirare.
I fiori su tela di Thomas Darnell ricordano la pittura classica e romantica e regalano una sensazione di pace e bellezza. Immagini di natura fotorealistiche che sono state paragonate dai critici addirittura ai quadri di Rembrandt, Caravaggio e Turner per la bellezza dei chiaroscuri e l’effimera sensazione di luminosità.