Con le sue sculture di ceramica, l’artista Juliette Clovis dà vita a strane creature ibride vittime di una metamorfosi in cui la natura selvaggia prende il sopravvento
Juliette Clovis è un’artista francese multidisciplinare la cui produzione artistica si concentra intorno a tre temi principali: il contrasto vita/morte e il dialogo fra tradizione e modernità e il rapporto fra l’essere umano e la natura che si esplicita in particolare nelle sue originalissime sculture di ceramica.
Dal 2015 Juliette Clovis ha iniziato a interessarsi principalmente alla scultura, trasferendo il suo studio presso la sede della Manufacture La Seynie fondata nel 1774, la più antica manifattura di porcellane francesi. L’artista ha realizzato una serie di busti femminili creati secondo la tradizione della porcellana di Limoges, reinterpretando l’arte della ceramica in chiave contemporanea, secondo una sensibilità decisamente surrealista. Queste bellissime sculture sono pezzi unici creati a mano, di fine porcellana bianca, decorati in blu, rosso e oro e sono molto, molto particolari.
Una bellissima scultura di ceramica di Juliette Clovis – Atsu Bashiri, 2016
Affascinata dalla bellezza della natura, in queste stranianti metamorfosi l’artista mescola gli aspetti selvaggi della natura agli aspetti selvaggi dell’animo umano. Juliette Clovis indaga l’identità femminile trasformando i suoi busti in creature ibride per metà umane e per metà pullulanti di farfalle, fiori, uccelli, rami, foglie che si moltiplicano propagandosi sul collo, sul viso, sulla testa, come fossero davvero animati da una vita propria.
Abbiamo già visto qualcosa di simile nelle fantastiche illustrazioni di Marco Mazzoni, in cui i volti femminili si fondono con una natura rigogliosa. Anche nelle sculture di ceramica di Juliette Clovis, i corpi sono invasi da elementi naturalistici che evocano una natura allo stesso tempo bellissima e inquietante, pronta in qualunque momento a reclamare il suo primato e a prendere il sopravvento sugli esseri umani.
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Sculture di ceramica di Juliette Clovis – Cyanolica nana, 2016
Juliette Clovis è un’artista emergente già molto apprezzata non solo in Francia ma anche in Europa, Stati Uniti e Hong Kong. Come molti altri scultori contemporanei che si dedicano all’arte della ceramica, anche questa giovane artista ha scelto di affidarsi a un materiale tradizionale come stimolo per approfondire la sua idea di arte contemporanea, in una continua alternanza fra storia e modernità, fra una sensibilità moderna e forme classiche.
Una curiosità: sai qual è la differenza fra ceramica e porcellana?
Keramos in greco antico significa “argilla, terra da vasaio“. Ceramica infatti è un termine generico che indica un impasto di vari composti inorganici lavorati con acqua, modellato e cotto per produrre dei manufatti.
La porcellana invece è un tipo di ceramica, la più pregiata, quella in cui la composizione presenta la più alta percentuale di caolino (45-60%), il responsabile del tipico colore bianco.
La porcellana viene cotta ad alte temperature, fra i 1300 e i 1400 °C poi decorata e cotta nuovamente.
L’arte della porcellana ha origini antichissime, era prodotta in Cina già prima dell’anno 1000 e diffusa in Corea e Giappone. Nel 1500 grazie al commercio con la Cina fu importata anche in Europa. Nei decenni successivi ci furono diversi tentativi di ricreare in Europa una porcellana dura paragonabile a qulla cinese ma solo all’inizio del 1700 si trovò a Dresda la formula a base di caolino usata ancora oggi. Con la diffusione del procedimento, sorsero le prime manifatture europee tuttora famose, come le porcellane di Capodimonte, le porcellane di Limoges o la Royal Copenhagen.
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Juliette Clovis, Rosa nigra, 2016