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10 Sedie e poltrone d’autore che hanno fatto la storia del design

Sedie e poltrone d’autore, 10 pezzi classici di arredamento e oggetti cult che sono entrati nell’immaginario collettivo e nella storia del design moderno

Da quando la produzione industriale degli oggetti si è svincolata dalla zavorra dell’arte, l’obiettivo della progettazione è stato quello di creare oggetti belli e funzionali, che potessero essere prodotti in serie. Ma questo non basta a creare oggetti senza tempo che possano rimanere nella storia del design. Per far ciò occorre la visione di un genio che riesca a creare l’alchimia fra funzionalità, innovazione, bellezza e creatività.
In questa raccolta ci sono 10 sedie e poltrone d’autore entrati nella storia in rigoroso ordine cronologico, anche se, quando si tratta di pezzi di design unici e immortali, il tempo è solo un dettaglio!

Poltrona LC2 di Le Corbusier (1928) Svizzera

La poltrona LC2 è una delle icone del design moderno, progettata da Le Corbusier e il suo team (Charlotte Perriand e Pierre Jeanneret) in occasione del Salone d’Autunno di Parigi del 1928.
Una poltrona dalla struttura tubolare in acciaio cromato (che all’epoca era ancora un’innovazione pazzesca) tiene insieme un gruppo di cuscini rivestiti in pelle. Più semplice di così… eppure esporre la struttura a vista era all’epoca una vera e propria rivoluzione, così come il design minimalista e l’assenza di ornamenti.
La poltrona LC2 è un pezzo di design classico e continua a rimanere un evergreen dopo quasi 90 anni. Anzi, grazie al nuovo look regalatole da Cassina con la nuova edizione multicolore, oggi è ancora più bella!


Poltrona Barcelona di Mies van der Rohe (1929) Germania

Less is more” il celebre motto di Mies van der Rohe è perfettamente incarnato nella poltrona Barcelona, uno degli oggetti più belli della storia del design. Progettata nel 1929 per il padiglione tedesco all’Esposizione Universale di Barcellona del 1929, la poltrona di Mies Van der Rohe è un’icona del disegno industriale.
L’architetto aveva l’obiettivo di realizzare una poltrona degna dei Reali di Spagna (che avrebbero visitato il padiglione) e si ispirò all’arte classica dell’antica Roma. L’idea era quella di adattare forme antiche all’epoca moderna e garantire la massima funzionalità dell’oggetto, che è appositamente pensato per essere prodotto in serie. La poltrona Barcelona è realizzata con una struttura in acciaio cromato mentre la pelle del cuscino era tagliata e trapuntata a mano per creare l’inconfondibile imbottitura con effetto a riquadri.
Probabilmente il capolavoro di uno dei maestri del Movimento Moderno.

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Sedia Thonet S32 di Marcel Breuer (1929) Ungheria

La sedia più famosa dell’azienda tedesca Thonet è sicuramente la S32, progettata dal designer ungherese Marcel Breuer, una delle menti del Bauhaus. Prodotta a partire dal 1930, la sedia a sbalzo S32 ha una struttura in acciaio cromato creata a partire da un tubo continuo ed è disponibile nella versione con o senza braccioli.
All’epoca aveva un design assolutamente innovativo anche se ormai siamo così abituati a vederla che ci sembra quasi l’archetipo stesso della sedia moderna. Nel corso dei decenni è stata declinata in una moltitudine di versioni e varianti ed è tuttora bellissima e attuale, una pietra miliare nella storia del design.


Poltrona 41 Paimio di Alvar Aalto (1932) Finlandia

L’architetto finlandese Alvar Aalto è stato uno dei padri del Movimento Moderno e ha realizzato alcuni dei pezzi di design organico più belli e famosi di sempre. In particolare la poltrona Paimio, progettata per il Sanatorio di Paimio, nacque per essere un oggetto funzionale ma allo stesso tempo stesso bello e accogliente per migliorare il comfort dei pazienti ricoverati. Ecco perchè Alvar Aalto tenne in considerazione anche gli aspetti psicologici nella progettazione e optò quindi per il legno, un materiale più caldo e umano dell’acciaio, che andava di moda all’epoca grazie ai mobili del Bauhaus.
Con le sue forme organiche, la poltrona 41 Paimio dà un’idea di grande comodità e leggerezza ed è ufficialmente entrata nella storia del design essendo esposta nella collezione permanente del MoMA di New York e del Museo di Helsinki.


Sedia impilabile Series 7 di Arne Jacobsen (1955) Danimarca

Raffinata ed elegante nella sua semplicità, la sedia impilabile Serie 7 di Arne Jaconbsen è un oggetto cult nella storia del design industriale. La tecnica di laminazione del legno, sviluppata a partire dagli anni ’30, raggiunge qui la sua vetta. Il compensato in multistrato di faggio è stondato a vapore e piegato in due diverse dimensioni, così da ottenere un unico elemento perfettamente sagomato che funge insieme da seduta e da schienale.
Funzionalità e versatilità sono il punto di forza della sedia Serie 7: non solo è perfettamente impilabile ma è adatta ad ogni ambiente grazie all’infinita gamma di finiture. Un’icona fra le icone.

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Poltrona Egg di Arne Jacobsen (1958) Danimarca

L’architetto e designer danese Arne Jacobsen (si, di nuovo lui) non ha creato solo una delle sedie impilabili più celebri del design scandinavo ma anche una poltrona fra le più originali e riconoscibili: la Egg Chair.
La Egg Chair fu pensata nel 1958 per arredare gli spazi comuni del Royal Hotel di Copenhagen. La sua forma avvolgente, come dice il nome stesso, si ispira alla forma dell’uovo. Accogliente e protettiva, aveva lo scopo di proteggere gli ospiti dell’hotel da sguardi indiscreti garantendo relax e di privacy. Semplicemente bellissima.

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Tulip Chair di Eero Saarinen (1958) Finlandia

Oggetto di arredamento o scultura? L’aspetto della Tulip Chair, con le sue forme organiche ed essenziali, negli anni ’50 era davvero rivoluzionario. Questa sedia così particolare nacque in risposta a un grande cruccio di Eero Saarinen: il caos visivo delle gambe di tavoli e sedie negli ambienti domestici.

“La moltitudine di gambe di sedie e tavoli in un interno tipico, crea un ambiente brutto, confuso e inquieto. Io volevo far pulizia di tutto quel caos di gambe. Volevo fare di nuovo della sedia un elemento unico.”

Così l’architetto finlandese passò anni a studiare la forma perfetta che gli consentisse di creare una sedia con un unico piedistallo centrale, come un tulipano o un calice di vino. Aveva un approccio scultoreo alla progettazione e creò decine di modelli in scala reale per ottenere una forma armonica con le giuste proporzioni.
La struttura della Tulip Chair è in acciaio rivestito da una scocca in fibra di vetro sagomata e rinforzata. Esiste nella versione con e senza braccioli e anche in versione sgabello.
Per le sue forme futuristiche, alla fine degli anni ’60 è stata usata nella serie TV Star Treck.


Panton Chair di Verner Panton (1960) Danimarca

La Panton Chair, la celebre sedia impilabile a forma di S è frutto della creatività del designer danese Verner Panton che la ideò nel 1960. L’obiettivo di Panton era quello di creare una sedia comoda, realizzata in un unico blocco e che potesse essere usata ovunque. Prodotta a partire dal 1967 da Vitra, è la prima sedia interamente in plastica, un materiale ancora sperimentale all’epoca. Grazie alla novità del materiale, alla sua forma inedita pensata per seguire la posizione del corpo e alla finitura lucida dai colori accessi, questa sedia fu subito un successo.
La Panton Chair ha vinto numerosi premi ed è ormai un classico della storia del design moderno. E’ esposta al Museum of Modern Art in New York fra gli oggetti di design più innovativi.


Ball Chair di Eero Aarnio (1963) Finlandia

Sedie d’autore nella storia del design – Ball Chair di Eero Aarnio

Strana e futuristica cos’è la Ball Chair se non una semplice sfera? La forma più elementare e più perfetta è lo spunto per una delle sedie più originali della storia del design. Progettata e realizzata come prototipo da Eero Aarnio, che aveva bisogno di una poltrona personale per la sua nuova casa, la Ball Chair fu presentata al pubblico durante il Salone Internazionale del Mobile di Colonia nel 1966 e fu subito un eccezionale successo.

Realizzata in fibra di vetro con piedistallo in metallo e imbottita internamente, la Ball Chair con la sua forma avvolgente, più che una poltrona è un ambiente a sé stante, un rifugio accogliente all’interno del quale isolarsi dal mondo esterno. Ma ruotando su sé stessa, attorno all’asse del piedistallo, è anche un fantastico elemento ludico e un catalizzatore di attenzione in qualunque ambiente.
Con la sua forma futuristica la Ball Chair è un oggetto cult ancora oggi, un’icona del design moderno richiestissima da vip e celebrità, apparsa in moltissime pellicole cinematografiche.


Poltrona Sacco di Gatto, Paolini e Teodoro (1968) Italia

Dal design fortemente anticonformista, la poltrona Sacco non a caso è nata nel ’68, anno agitato da movimenti rivoluzionari di controcultura e rinnovamento. Questo oggetto di arredamento pop e informale, progettato dai tre designer Piero Gatti, Cesare Paolini e Franco Teodoro, non è altro che un sacco di plastica pieno di palline di polistirolo espanso, un’idea semplice e geniale!
La poltrona Sacco lascia liberi di muoversi adattandosi facilmente alla posizione del corpo, senza alcuna limitazione. Totalmente rivoluzionaria, è priva di qualsiasi struttura portante, è morbida leggera e colorata e ancora oggi è assolutamente contemporanea. Ormai fa parte dell’immaginario collettivo grazie alle strisce dei Peanuts e alla goffaggine di Fracchia in una scena indimenticabile!

A questo proposito, vi consiglio Film and Furniture, un sito fantastico dedicato agli oggetti di design nel cinema “for design geeks, film nerds and furniture fans” dove troverete la poltrona Sacco e tanti altri oggetti di arredamento che sono entrati non solo nella storia del design ma anche in quella del cinema!


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Categories: Design
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