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The Other Place, l’hotel surreale ispirato a Escher!

The Other Place Maze - Studio 10

Le stanze di The Other Place riproducono nel mondo reale le architetture impossibili e surreali di M.C. Escher

The Other Place è un boutique hotel creativo sulle rive del fiume Li, nella provincia meridionale cinese di Guangxi, una delle regioni più apprezzate per il turismo naturalistico. Da poco l’hotel è stato completamente ristrutturato ad opera di Studio 10, un team di architetti che ha realizzato un radicale intervento di interior design ispirandosi alle Costruzioni Impossibili” di Escher!

La proprietaria dell’hotel, Feifei Yi , aveva chiesto espressamente un progetto non convenzionale, in linea con la filosofia dell’hotel inteso come “nascondiglio dal mondo frenetico, per scoprire nuove possibilità di vita” e il risultato è decisamente fuori dagli schemi!

The Other Place – “Dream” by Studio 10 l’albergo ispirato alle Architetture Impossibili di Escher

Dream e Maze spazi surreali e affascinanti

L’hotel è composto da 10 alloggi separati, ciascuno progettato da un diverso architetto in base a concetti ben precisi e con un carattere ben definito: Shadow, Dream, Maze, Light, Cloud, Ripple, Peace, Structure, Secret e Innocence.

Le diverse stanze vanno da uno stile minimalista allo stile brutalista ma le 2 più incredibili sono certamente Dream e Maze, entrambe ispirate ai lavori di M.C. Escher e costruite come un labirinto impossibile. L’architetto Shi Zhou ha voluto creare uno spazio misterioso che sembra davvero sfidare le leggi della fisica, giocando con le illusioni ottiche e con ingannevoli accostamenti di elementi 2D e 3D.

Dream è giocata su una palette di rosa e bianco, che dà una sensazione di irrealtà e serenità. Unico contrasto le porte nere che nascondono tutti i componenti funzionali al mondo reale – apparecchi di illuminazione, apparecchi elettronici – per mantenere la natura incontaminata e chimerica dello spazio. Allo stesso modo, Maze, identica nella struttura, propone un più deciso verde bosco con l’accostamento del bianco e dell’oro nel colore delle porte, e rivela un’atmosfera più surreale e giocosa.

The Other Place –  “Maze” sembra proprio un labirinto immaginato da Escher

Scale anti-gravitazionali e porte che nascondono la realtà…

In entrambi i casi la sensazione di trovarsi in una delle litografie surrealiste di Escher è fortissima. Questo è dovuto soprattutto all’atrio di oltre 7 metri, con il tetto spiovente, nel quale svettano le “scale anti-gravitazionali” che si incrociano fra loro e conducono a misteriose porte ricavate sul soffitto, appositamente create per incuriosire e spiazzare i visitatori. Porte che non è dato sapere se siano reali o dipinte e dietro le quali potrebbe esserci il nulla o qualunque cosa…

“Dopo aver visitato il sito per la prima volta, che era solo una stanza incompiuta in cemento, abbiamo visto l’opportunità di fare qualcosa di speciale perché lo spazio era insolitamente alto e sembrava quasi una cappella. Abbiamo pensato che dovevamo fare un uso creativo dell’altezza. Siamo sempre stati affascinati dalle opere di Escher e un abbozzo di idea è cominciato ad emergere sul posto. Mentre sviluppavamo ulteriormente lo schema, potevamo immaginare un ambiente spazialmente ricco e surreale.”
– Shi Zhou, Studio10

Ogni alloggio è di circa 70 mq ed è composto da due camere da letto un salotto e un bagno. L’atmosfera surreale è esaltata dai profili di luce neon che sottolineano gli spigoli dei muri o il profili di pavimenti e soffitti o altri elementi d’arredo. Come già detto, l’hotel ha 10 camere ma le più richieste – e instagrammate – sono ovviamente Dream e Maze!

Studio 10 premiato per The Other Place

Fondato nel 2017, dall’architetto Shi Zhou, Studio 10 è uno studio interdisciplinare di progettazione architettonica con sede a Shenzhen, in Cina, con filiale a Hong Kong. Con un team multidisciplinare Studio 10 sfuma i confini fra le varie discipline e crea progetti personalizzati e innovativi orientati alla perfezione dei dettagli e ha già vinto numerosi premi internazionali fra cui l’Archdaily Building Of The Year 2019 per la categoria “Interior Architecture” proprio per il progetto di The Other Place.

Fotografie © Chao Zhang

Categories: Interior Design
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